INTERVISTA POST OLIMPIADI AL DOTTOR GABRIELE ROSA
Mai in passato la Rosa Associati era tornata dai Giochi olimpici con un numero di medaglie (sei) come quello raccolto a Rio de Janeiro. La rassegna a cinque cerchi brasiliana è stata pertanto ricca di soddisfazioni per il team guidato da Gabriele Rosa.
“Siamo contenti per quanto hanno fatto i nostri atleti – racconta Gabriele Rosa –. Jemimah Sumgong ci ha dato la gioia più grande perché per la prima volta una keniana ha vinto l’oro olimpico della maratona. Avevamo sfiorato il successo già ad Atene con Margaret Okayo, ora abbiamo raggiunto l’obiettivo. Jemimah ricorda molto Margaret perché quando decide di attaccare saluta tutte e se ne va”.
E pensare che 15 giorni prima della prova olimpica la Sumgong era stata colpita dall’influenza. Una lieve febbre che aveva tenuto lo staff col fiato sospeso. “Jemimah – continua Rosa – si è ripresa alla grande e in gara ha realizzato quanto avevamo pianificato. Il nostro programma prevedeva l’attacco decisivo al 35° chilometro, nel finale pertanto si è messa davanti e ha imposto il suo ritmo che è risultato vincente. Dopo la vittoria di Londra e quella di Rio penso che la Sumgong sia la maratoneta più forte in circolazione.
Oltre all’oro nella maratona femminile, la Rosa Associati ha vinto anche tre argenti (il kenyano Paul Tanui nei 10000, la burundiana Francine Niyonsaba negli 800 e l’etiope Feyisa Lilesa nella maratona) e due bronzi: il turco Copello nei 400 ostacoli e la cubana Caballero nel disco.
Di rilievo il secondo posto del maratoneta etiope Lilesa. “Dal punto di vista agonistico Feyisa è ancora in crescita. In stagione aveva già vinto a Tokyo e a Rio è arrivata la sua consacrazione”.
Peccato invece per Stanley Biwott che ha dovuto alzare bandiera bianca. “Non avrebbe vinto perché Eliud Kipchoge è stato il più forte, ma poteva giocarsi il podio se non avesse avuto rifornimenti sbagliati: per due volte gli hanno dato una borraccia diversa dalla sua e questo gli ha causato problemi di stomaco. Gli ho parlato dopo la gara ed era irritatissimo. Avevamo lavorato tanto per i Giochi e il sogno è andato in frantumi per un errore che non è dipeso da noi. Ci rifaremo a novembre a New York, dove Stanley andrà a difendere il titolo conquistato l’anno scorso”.
Chiusa la parentesi olimpica, adesso le attenzioni della Rosa Associati sono sulle maratone autunnali: “I nostri atleti – conclude Gabriele Rosa – disputeranno più di 30 maratone da qui alla fine dell’anno. Ovviamente le più importanti saranno Berlino, Chicago e New York. Biwott sarà il nostro asso per la gara della Grande Mela, mentre la Sumgong riposerà perché col successo alle Olimpiadi ha già vinto il jackpot del circuito principale”.